Psichiatra e psicoterapeuta responsabile del Centro Pediatrico per la psicopatologia da web della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma.
Quando per la prima volta diamo un tablet o uno smartphone a un bambino siamo sicuri che gli piacerà. Quello che invece facciamo finta di non sapere è l’importanza di condividere questa esperienza con lui, facendo in modo che un qualsiasi strumento digitale sostituisca la nostra presenza. In generale, se è in compagnia il bambino si diverte, se al contrario resta da solo, si dissocia come se con la mente andasse altrove. Se poi con il tempo questa tendenza aumenta, il mondo digitale sarà per lui sempre meno un divertimento e sempre più una consolazione. Questo è lo sfondo sul quale può strutturarsi una dipendenza da internet, che non sarà correlata ai tempi di connessione ma al protrarsi della solitudine.Tutto ciò è ancora più evidente in adolescenza dove l’iperconnessione, quando funziona da moltiplicatore di relazioni rappresenta un diritto dei nostri figli, se invece diventa una consolazione rispetto alla noia e alla rabbia è indice di un dolore mentale da non sottovalutare. Quindi, preoccupiamoci solo in presenza di segnali evidenti di ritiro sociale, come l’abbandono della scuola, di uno sport, delle uscite con gli amici. Ricordiamoci anche che sotto ogni dipendenza patologica c’è sempre un’angoscia più profonda e che un eventuale abuso di internet di solito non fa perdere l’equilibrio, ma aiuta a mantenere l’unico equilibrio possibile.
Psicologo, psicoterapeuta. Fondatore dell’Istituto di Psicosomatica Integrata, direttore e didatta della Scuola di Psicoterapia Analitica Individuale e di Gruppo – Nuova Clinica Nuovi Setting. Membro del direttivo Gruppo Infanzia, Adolescenza e Parentalità della Association Européenne de Psychopathologie de l’Enfant et de l’Adolescent (AEPEA). Formatore dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, G.A.P. e Cyberbullismo (Di.Te.).
La mutazione antropologica indotta dall’avvento della digitalizzazione di massa ha comportato una modificazione sociale irreversibile e radicale.
La tecnologia digitale compie, di fatto, un “ricablaggio” delle nostre reti neurali, iperstimolando alcune funzioni a scapito di altre e riorganizzando profondamente i modelli di interazione fra persone.
Le nuove generazioni sono di certo quelle più coinvolte nella trasformazione, non cogliendone tuttavia i rischi e le ricadute sul piano relazionale. Nello stesso tempo, l’adulto si trova preso nel conflitto fra incomprensione del nuovo mondo ed euforica immersione nel digitale.
Per saper leggere il cambiamento in atto dobbiamo anzitutto concepire l’interazione col digitale non solo dal lato della dipendenza tecnologica, ma a partire da come si modifica l’esperienza della nostra mente.
Psicologo, Presidente e fondatore del progetto Hikikomori Italia
ISOLAMENTO SOCIALE VOLONTARIO GIOVANILE: HIKIKOMORI. QUAL É IL RUOLO DI INTERNET E DEI VIDEOGIOCHI?Interviene da remoto Il dott Marco Crepaldi proponendo riflessioni sul ruolo ambivalente che le tecnologie sembrano avere sul fenomeno sociale degli Hikikomori, dai pericoli ai possibili impatti positivi.
Medico, padre di 4 figli, promotore del patto per genitori “aspettando lo smartphone” all’interno della rete dei patti digitali
PATTI DIGITALI
Come nascono i patti digitali, quali opportunità offrono e l’esperienza di “aspettando lo smartphone”









P.I. 11032190966 – info@escidaglischermi.it
Le sfide di oggi:
Dispositivi e ambienti digitali, insieme con l’Intelligenza Artificiale, stanno trasformando le
nostre vite, influenzando relazioni, lavoro ed educazione.
È necessario promuovere un uso etico delle tecnologie, sempre orientato al bene dell’uomo.
Il nostro impegno:
1) Favorire un accesso graduale alla tecnologia, in particolare smartphone e social media,
promuovendo all’interno della comunità il rispetto dell’età indicata, per social, app e videogiochi
2) Promuovere sul territorio iniziative di formazione volte a prevenire un uso scorretto del digitale – in particolare le derive verso forme di dipendenza e cyberbullismo e a valorizzarne gli aspetti positivi
3) Promuovere occasioni di aggregazione tra famiglie per accordarsi sulle regole da stabilire e seguire insieme per un uso corretto del digitale e per realizzare attività di socializzazione
alternative all’utilizzo della tecnologia
4) Incoraggiare l’adesione delle scuole ai Patti Digitali per l’uso dei dispositivi digitali insieme alle associazioni di genitori
5) Collaborare con aziende digitali per scambi di conoscenze ed esperienze utili.
Insieme per un domani migliore, con tecnologie al servizio dell’uomo.
Sindaci firmatari:
Bresso, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Sesto San Giovanni.